Il gruppo dei professionisti italiani in Olanda

Programma strategico per la promozione economica-commerciale dell’Italia

Il 2 Febbraio 2018 si è svolta ad Amsterdam una riunione organizzata dal Ministero degli Esteri e dall’Ambasciata d’Italia in Olanda, dal titolo ” A strategic approach to Italian economic promotion”. Si riporta qui un estratto (tradotto dall’inglese) della presentazione del Direttore della Promozione del Sistema Paese, Vincenzo De Luca. che vediamo nella foto qui sotto insieme all’Ambasciatore d’Italia Andrea Perugini.

Il Direttore De Luca ha voluto raccontare il programma “Vivere ALL’ Italiana”, il logo che riassume la strategia di promozione integrata dell’Italia all’estero lanciata nel 2016 dalla Farnesina, ed in seguito ascoltare le presentazioni degli altri operatori locali. Il suo discorso comincia con un’analisi dell’export italiano:

“L’export dell’Italia ha avuto recentemente un notevole incremento. Durante gli anni 2008 -2014, abbiamo perso 7 punti nel nostro GDP e il settore manifatturiero ha perso tra il 20 e il 25%. Ma nello stesso periodo (2008-2015) abbiamo incrementato il nostro export del 13%.

Questo significa che malgrado il nostro alto debito, la parte più innovativa del nostro manifatturiero è migliorata notevolmente in termini di competitività.

Nel 2017 il nostro export (8%) è cresciuto più di quello di Germania e Francia. Siamo i secondi in termini di trade surplus (bilancia commerciale tra import ed export) dopo la Germania in Europa.

In una situazione difficile per le policy imposte per ridurre il debito, abbiamo avuto un’ottima reazione dalle industrie più innovative.

È un dato di fatto che la produzione, l’internazionalizzazione e quindi l’export sono sbilanciati sul nostro territorio nazionale, con alcune regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Marche) che primeggiano sulle altre e solo alcune regioni del Sud Italia (come Puglia e Campania) in cui si riconosce un certo dinamismo.

Il motivo del nostro successo nell’export è dovuto alla capacità nell’innovazione e alla competitività dei nostri imprenditori e delle nostre aziende. Ma anche le istituzioni hanno lavorato bene per incrementare l’internazionalizzazione delle nostre aziende.

Approfondimenti sulle attività della Diplomazia Economica italiana

(continua in alto a destra) 

Negli anni dal 2015 al 2017 abbiamo iniziato ad implementare il cosiddetto “piano straordinario per il made in Italy” allocando 400 milioni di euro dedicati a queste iniziative, in contrapposizione con una media di 40 milioni degli anni precedenti. Abbiamo anche razionalizzato le risorse per ottenere maggiore efficienza. Adesso abbiamo solo 1 agenzia per la promozione, la Italian Trade Agency (ITA), che collabora con il network diplomatico del Ministero degli Esteri italiano e con il Ministero dello Sviluppo Economico che è il ministero competente per la gestione dell’agenzia. Nel 2011 una legge italiana ha istituito la “cabina di regia per l’internazionalizzazione” che ha consentito di far prendere decisioni basate non solo sul dialogo tra ministri e rappresentanti delle industrie ma anche di avere dati basati su analisi molto serie da parte delle migliori agenzie di consulenza italiane. Questo ha portato a concentrare gli sforzi di promozione sulle zone a maggiore potenziale di ritorno di investimento (ROI), concentrando circa il 30-40% delle risorse sui mercati del nord america (USA e Canada), nei quali abbiamo riscontrato il maggior incremento dell’export. Parte delle risorse sono state destinate verso l’Asia, e precisamente Cina ed India (dove abbiamo avuto alcune problemi a causa della vicenda dei Marò, gestita molto bene dal nostro Ambasciatore a L’Aja), e inoltre nelle nazioni della zona del Golfo Persico. Abbiamo anche esplorato i mercati dell’Africa Meridionale, organizzando per la prima volta una missione in quella zona, non perchè pensiamo di avere un ROI immediato da quell’area geografica, ma perchè è essenziale anche avere una visione a medio-lungo termine, e sappiamo che in 5-10 anni quelle sono zone dove dovremmo incrementare il nostro export. Attualmente abbiamo 450 miliardi in export, concentrato essenzialmente in Europa, USA e in alcune nazioni del Medio Oriente, con l’idea di diversificare il portfolio del nostro export e concentrare alcune risorse anche nelle più promettenti nazioni, verso le quali molte aziende di tutto il mondo guardano con interesse.

Le altre attività di promozione del programma “Vivere ALL’Italiana” si concentrano sulle eccellenze della cultura italiana e si realizzano in periodi di tempo ben precisi, con le settimane promozionali organizzate dal Ministero degli Affari Esteri nel mondo, con la collaborazione delle sedi diplomatiche, in particolare Ambasciate ed Istituti di Cultura, che a loro volta coinvolgono le altre entità (nota: ad esempio IPN!) che operano sul territorio: “Settimana della Cucina Italiana”, “Italian Design Day”, “Settimana della Lingua Italiana”, “Italian Innovation Day” (15 Aprile, anniversario della nascita di Leonardo Da Vinci), e “Settimana del Cinema Italiano” (a Maggio), in cui si vuole promuovere la competenza italiana nel campo della settima arte e l’impatto della cultura e professionalità italiana nella catena produttiva cinematografica mondiale.

(Nota: Questo, tra l’altro è stato uno dei punti chiave del discorso del fondatore di IPN, Vincenzo Toscani, che di fronte alla competente platea riunitasi per ascoltare l’intervento del Direttore De Luca, non ha dimenticato di citare il recente evento IPN dedicato ai professionisti italiani che lavorano nel campo dell’Animazione Cinematografica, organizzato in collaborazione con l’Istituto di Cultura di Amsterdam nello scorso Novembre.)

Un approccio quindi, quello del nuovo piano di promozione del sistema Paese, che punta alla collaborazione di tutte le entità che operano all’estero.