Pubblichiamo qui sotto il materiale informativo inviatoci dall’Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, Andrea Perugini, e contenente informazioni interessanti per gli italiani all’estero. Sulla destra riportiamo un comunicato stampa (fonte AdnKronos) relativa alla mancanza di risorse nelle sedi diplomatiche-consolari italiane.
L’essere italiano come leva strategica per la crescita economica e la promozione internazionale dell’Italia
Si e’ tenuta a Torino il 26 giugno u.s. la presentazione della ricerca “L’essere italiano come leva strategica per la crescita economica e la promozione internazionale dell’Italia “. I temi della tavola rotonda hanno riflettuto il taglio operativo del rapporto finale, curato da un gruppo di lavoro presentato in occasione dell’ultimo forum di Cernobbio, ed a cui ha contribuito il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Le direttrici della ricerca si sono focalizzate essenzialmente su due linee di fondo: a) fornire una analisi obiettiva dei punti di forza e delle criticita’ dell’immagine dell’Italia come attore economico di primo piano sui mercati internazionali; b) formulare delle proposte pragmatiche e di agevole implementazione per potenziare la strategia integrata nella promozione del sistema Paese.
La ricognizione di punti di forza e limiti della nostra percezione nel mondo ha confermato diverse certezze ben note agli addetti ai lavori e non solo, ma anche evidenziato zone d’ombra che vanno contrastate attraverso un’azione efficace di rilancio strategico dell’Italia.
La rilevazione condotta tra imprese nazionali attive sui mercati esteri e la rete diplomatica italiana ha evidenziato una significativa sintonia di vedute su un’immagine molto positiva del Paese, legata ai valori della creativita’, dello stile e del “saper fare” universalmente riconosciuti Valori questi che si riflettono nei successi dell’export in settori come l’agroalimentare (38,2 mld €), il tessile (20,5 mld), la moda (47,2 mld) e l’automotive (34,3 mld). A fronti questi consolidati punti di forza tuttavia, si registra un ampio cono d’ombra che sottostima la percezione dell’Italia come leader in settori ad elevato contenuto di innovazione come l’industria chimica (27,5 mld € di export) , quella Farmaceutica (21,3 mld) o aereospaziale (5,6 mld). Emerge dunque il dovere di contrastare questa vera e propria distorsione che traspare dal gap di immagine che confermano questi dati, facendone una priorita’ strategica a tutti i livelli.
I diversi interventi che hanno animato il dibattito, nella varieta’ di punti di vista e sensibilita’, hanno concordato su alcune linee di fondo che costituiranno le direttrici del progetto nei prossimi anni :
I) mirare alla creazione in tempi rapidi di un unico soggetto di riferimento per la promozione strategica del Paese, superando una governance del sistema che, nonostante gli indiscussi progressi in termini di razionalizzazione ed efficacia, risulta ancora troppo frammentata.
II) Investire in modo significativo sulla creazione di un logo identificativo unico, come gia’ sperimentato con successo da altri partner, e sulla cura delle performance del Paese nelle principali graduatorie internazionali (ipotizzando l’istituzione di un apposita figura, il c.d. “Mr ranking” ).
III) Potenziare i canali che ottimizzano la conoscenza del sistema Italia, a cominciare dalla ulteriore razionalizzazione dei canali di promozione e diffusione della lingua e della cultura , sulla scia delle crescenti sinergie tra la rete degli IIC e della SDA, e colmare alcune lacune del nostro sistema formativo, partendo dalla istituzione di una scuola di livello internazionale per gli studi in campo turistico.
IV) A questi sforzi, dovra’ fare da complemento un ulteriore salto di qualita’ nella capacita’ mediatica di veicolare un’immagine aggiornata e competitiva del Paese; un salto di qualita’ che passa anche dalla creazione di un canale televisivo dedicato in lingua inglese che sappia veicolare un’immagine dell’Italia in linea col suo potenziale e che si rivolga ad una platea internazionale, finora non raggiungibile in modo sistematico.
Sono queste alcune delle misure che possono aiutare l’Italia a comunicare e condividere meglio la propria identita’ di oggi. Il messaggio finale emerso dai lavori e’ che l’immagine dell’Italia deve aspirare ad essere una sintesi sempre piu’ riuscita di una tradizione storico-culturale unica ed una visione non meno ambiziosa del suo futuro, un futuro che esprima al meglio un nuovo umanesimo tecnologico che poche nazioni possono rappresentare con altrettanta autorevolezza.
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